12 giugno 2017

START & GO

 

MERCATI: La Repubblica riferisce le previsioni economiche di primavera pubblicate dall’esecutivo comunitario a Bruxelles: in Italia, oltre a politica e credito, pesano le fragilità strutturali che inchiodano il nostro Pil in fondo alla classifica dell’Unione. Nel 2017 prevista una crescita italiana dello 0,9%, a fronte dell’1,7% della media europea, e nel 2018 si stima un incremento dell’1,1% contro l’1,8% europeo. Come riporta Plus24, esistono 2 incognite che gravano soprattutto sul nostro Paese, la probabile riduzione del Qe da parte della Bce e le prossime elezioni politiche italiane, che hanno impedito un calo significativo del nostro spread dopo le elezioni francesi: 2,13 prima e 1,85 dopo.

BANCHE E CREDITO: Il Sole 24 Ore riporta le dichiarazioni rilasciate dal presidente della Consob, Giuseppe Vegas, in occasione della relazione annuale dell’autorità che in 12 anni ha comminato sanzioni per 100milioni di euro e confische per 85. L’attenzione è stata posta sulla necessità di rivedere il coinvolgimento degli obbligazionisti nelle crisi bancarie, ponendo una soglia di tutela a 100mila euro analoga a quella prevista per i correntisti e sull’opportunità di porre correttivi sulla gestione delle crisi bancarie, che possono richiedere interventi tempestivi, incompatibili con i meccanismi decisionali attuali. MF dedica un’analisi alle start-up italiane che offrono servizi finanziari sulle piattaforme digitali.

RISPARMIO: A&F analizza il mercato delle polizze ed evidenzia come sia radicalmente cambiata la composizione della raccolta nei primi mesi del 2017 rispetto all’anno precedente. In particolare, sono aumentati di quasi il 39% i premi delle unit-linked, mentre sono in forte calo, – 30,6%, i nuovi premi delle polizze a capitale garantito del ramo I. Il successo alla base delle unit-linked sarebbe da rintracciare nel bisogno di copertura per il futuro in un contesto di mercato molto difficile.

PREVIDENZA: L’Economia del Corriere dedica un approfondimento ai 5 punti cardine per ottenere una pensione integrativa adeguata con un sacrificio economico accettabile. Il tempo è una componente fondamentale: per ottenere una rendita vitalizia di 100 euro al mese bisogna versare a 30 anni 30 euro mensili, a 40 anni 51 euro e a 50 anni 96 euro. Gli altri fattori analizzati sono: le agevolazioni fiscali; il grado di rischio della linea di investimento scelta; l’apporto del Tfr; il contributo aziendale. A&F sottolinea la scarsa attenzione dedicata in Italia a fondamentali temi di protezione del patrimonio personale, quale ad esempio la previdenza complementare a cui ha aderito circa il 30% della potenziale platea di aderenti ma di cui un gran numero non effettua versamenti. Una spinta ad una maggiore copertura delle esigenze previdenziali e di salute potrebbe venire dal welfare aziendale, ovvero dalla possibilità di utilizzare il premio di produttività sotto forma di servizi o beni, per cui è prevista detassazione totale, con l’evidente vantaggio di poter accedere a servizi che, contrattati dall’azienda, costano decisamente meno rispetto a quanto un lavoratore potrebbe spuntare individualmente. Plus24 pone in evidenza una delle più grandi sfide finanziarie a cui devono far fronte i risparmiatori: la longevità. Nel suo ultimo report l’Istat ha messo in luce che tra il 2045 e 2050 l’Italia sarà colpita da un picco di invecchiamento, con la quota di over 65 vicina al 34%. Il settimanale propone una simulazione, realizzata da Consultique, che evidenzia quanto è necessario accantonare per poter disporre di un certo capitale al momento del pensionamento. Ad esempio, un 40enne che volesse raggiungere 300mila euro a 66 anni dovrebbe accantonare circa 842 euro al mese.

 

Articoli pervenuti da Teresa Nicolini (socia Aidda)