30 Marzo 2021 

CAFID, Coordinamento Associazioni Femminili Imprenditrici e Dirigenti, a nome delle associazioni  AIDDA, APID Imprenditorialità Donna, Confartigianato Torino Movimento Donne Impresa, Confagricoltura Piemonte Donna e APS Centro Studi e Documentazione Pensiero Femminile che la compongono, esprime il suo profondo disappunto nei confronti delle scelte politiche poste in atto dal Governo della Turchia in merito alla sua decisione di ritirare la propria rappresentanza dalla Convenzione Internazionale di Istanbul, realizzatasi nel 2011 e ratificata nei diversi Stati aderenti.

Lo scopo originario e fino ad ora perseguito nei principi e nelle azioni poste in atto dalla Convenzione è quello di indirizzare ed adottare legislazioni nazionali volte al contrasto della violenza sulle Donne di qualsiasi tipo, ivi compresi atti insiti in pratiche culturalmente obsolete e nocive quale si pone essere la pratica delle mutilazioni genitali.

In ogni sua azione CAFID ha sempre profuso il massimo impegno nella lotta contro forme di violenza dirette rivolte alle donne perché tali, indifferentemente dal ruolo sociale che esse ricoprano, indistintamente rispetto all’ambito pubblico e privato in cui qualsiasi violenza abbia atto.

Con questo comunicato ufficiale CAFID auspica un ravvedimento da parte di Ankara.

“Aiutateci ad aiutarvi” ha affermato il Presidente Mario Draghi alla Camera in una esortazione alla presa di coscienza da parte del Governo di Erdogan.

Nel riaffermare il netto distacco che CAFID comunica nei confronti di questa scelta, identificando lo stesso atto come una ulteriore forma di violenza indiretta realizzata nei confronti delle donne, il coordinamento si pone come punto di riferimento ed ente di sostegno nei confronti delle analoghe realtà associative femminili turche.

Fonte immagine: open.online