18 dicembre 2018
CONVEGNO HOMO SAPIENS? LA VIOLENZA DI GENERE AI GIORNI NOSTRI
CONVEGNO “HOMO SAPIENS? La violenza di genere ai giorni nostri”
Giovedì 29 Novembre alle ore 15 nella prestigiosa Sala Viglione a Palazzo Lascaris, sede del Consiglio Regionale del Piemonte, ha avuto luogo il Convegno organizzato dal CAFID (Coordinamento associazioni femminili imprenditrici e dirigenti AIDDA, APID, Donne Impresa di Confartigianato) dal titolo: Homo Sapiens? La violenza di genere ai giorni nostri”.
Apre i lavori Giovanna Politano Boschis (Presidente Cafid) che, dopo aver illustrato le motivazioni che hanno spinto queste 3 organizzazioni ad unirsi, ha passato la parola a Nino Boeti, Presidente del Consiglio Regionale del Piemonte, che ha ringraziato dell’occasione datagli per porre in risalto l’opera che quotidianamente svolgono le Donne Poliziotto, con particolare riferimento al sostegno che forniscono alle Donne vittime di violenza e che avanzano coraggiosamente denuncia per i maltrattamenti subiti. Boeti esprime la necessità che vengano rafforzati, anche numericamente, i nuclei specializzati per la raccolta e la gestione di queste delicate denunce, facendo anche riferimento al Decreto della Ministra Giulia Bongiorno che prevede l’attribuzione di codici rossi e la creazione di percorsi accelerati.
Su queste parole Patrizia Del Zotto, moderatrice del Convegno e Presidente del Movimento Donne Impresa di Confartigianato, ha passato la parola a Monica Cerutti, Assessora alle pari Opportunità della Regione Piemonte, che illustrata come l’ente regionale abbia aderito ad un percorso progettuale nazionale istituendo un Numero dedicato alle donne vittime di violenza (1522).
In questi anni la Regioni Piemonte ha stanziato sostanziosi destinati a tale fenomeno, che hanno permettendo la creazione di 16 Centri Antiviolenza e 12 Case Rifugio volte alla protezione di chi ha denunciato i propri maltrattori, con supporti anche economici per le stesse donne e i propri figli. Per il 2018 è stato pubblicato un nuovo Bando volto al ripristino di altre case rifugio.
Ringraziando l’Assessora che ha ampiamente illustrato come la Regione Piemonte si adoperi per questo complesso problema, la moderatrice passa la parola alla Vice Prefetto Laura Cassio, attualmente anche Presidente della Commissione Territoriale per il Riconoscimento della Protezione internazionale per i rifugiati. Nel suo delicatissimo Ruolo, la Cassio che pone all’attenzione sul percorso che tante donne devono affrontare per arrivare nel nostro Paese, fatto di viaggi e di prigionie inenarrabili, avranno dei risvolti permanenti sia sul fisico sia sulla psiche.
Chiusi gli interventi istituzionali con la lettura di uno scritto pervenuto da Cinzia Pecchio, Presidente della Consulta femminile della Regione Piemonte, ampio spazio viene dato agli interventi tecnici.
Giorgio Ferrari, Giudice onorario della sesta sez. Penale del Tribunale di Torino, apre i lavori affrontando l’argomento dei “Maltrattamenti e della violenza economica”. Purtroppo la mancanza di indipendenza economica di molte donne o la totale dipendenza dal marito con cui le donne lavorano, non consente loro di avere la LIBERTA’ di decidere ed ove questa avvenga, la separazione risulta un “bagno di sangue” e l’inizio di indigenze ancora peggiori. Il LAVORO è la leva più importante su cui si deve basare la propria LIBERTA’ di scelta; purtroppo siamo ancora in presenza di Violenza Subdola, Sfuggevole, percepita in modo patriarcale e da un tradizionale modo di vivere, non ultima quella economica, che porta a volte all’eliminazione del patrimonio familiare per non dover pagare alimenti alla moglie ed anche ai figli.
Confartigianato stima che le occupate nel 2018 sono il 55,5% senza figli che scende 52,8% con figli ed a 44,7% quelle occupate con figli tra i 25 e 34 anni, inoltre il 44,3% di Imprenditrici artigiane denunciano difficoltà nel dividere il lavoro e la cura della famiglia.
Maria Franca MINA, Avvocato del foro di Torino, è il secondo intervento tecnico del pomeriggi. Conosciuta anche per il suo impegno, nel 2017, in qualità di docente per corsi di perfezionamento rivolti agli Avvocati di Torino sugli articoli di Legge a tutela delle Vittime di Violenze e sugli iter processuali, affronta il tema dello “Stalking e violenza domestica” fornendo il punto di vista dell’ordinamento giuridico. L’Intervento, molto coinvolgente, evidenzia come lo Stalking dal 2009 sia un crimine riconosciuto; questo ha permesso di punire molti di coloro che si sono macchiati di tale reato, ma molte sono le azioni ancora da fare per arginare tale fenomeno. Su tutto poi aleggia il grandissimo problema dei figli, anche loro vittime indirette di violenze e che potrebbero divenire replicanti di altre violenze in età adulta.
L’ultimo argomento affrontato da Emanuela Grandi, Psicologa, Psicoterapeuta, analista e didatta propedeuta S.I.P.I, è l’aspetto psicologico. Il suo intervento “Donne e Violenza: l’importanza della prevenzione e del supporto psicologico” pone l’attenzione soprattutto sugli aspetti da non sottovalutare durante il “corteggiamento” perché a volte lasciano trasparire la gelosia nei confronti della donna, il non volere l’emancipazione e dell’indipendenza.
Per gli uomini violenti sono presenti sul territorio dei centri che forniscono supporto psicologico ed aiuto per superare queste problematiche, ma richiedono la capacità nell’uomo di voler “cambiare”.
Le conclusioni della moderatrice rimangono racchiuse in 3 parole, EDUCAZIONE, PREVENZIONE E LAVORO, tre pilastri su cui puntare e con l’aiuto delle istituzioni, la Violenza di Genere può essere arginata e aggirata, rendendo i giovani più forti e determinati a superare i rifiuti, fonte di grande insicurezza principalmente negli Uomini.